giovedì 22 gennaio 2009

Fabrizio De Andrè - Spesso mi ha fatto pensare


Fabrizio De Andrè - Spesso mi ha fatto pensare, di autori vari, cofanetto libro+cd+libretto (Eluthera)
Fabrizio De André è ancora uno dei cantautori, anzi dei poeti più amati un po' da tutti – da chi ha vissuto accompagnato dalle sue canzoni la seconda metà dello scorso secolo come da chi non l'ha mai «conosciuto» e lo scopre oggi.Un rapporto speciale De André ha sempre avuto con gli anarchici (tra l'altro si è sempre definito tale, fin dagli anni Sessanta). Nel 2001 il mensile «A rivista anarchica» ha prodotto alcuni Cd e Dvd su di lui. Non tanto sul cantautore, quanto sull'intellettuale, sul sostenitore di tante «cause perse», sul cantore di ladri, impiccati, prostitute, indiani, zingari.Il primo di questi prodotti è il cd+libretto ed avevamo gli occhi troppo belli, nel quale viene eseguita, tra l'altro, una versione live del brano Se ti tagliassero a pezzetti e l'esecuzione inedita del brano I Carbonari. Ma soprattutto in questo cd si può ascoltare la sua inconfondibile voce parlare appunto dei temi esistenziali e sociali che hanno infl uenzato la sua poetica.Ci ritorna un Fabrizio fine pensatore sempre schierato – come amava dire – in direzione ostinata e contraria. Il libretto contiene scritti di Emile Armand, Mariano Brustio, Giovanna Boursier, Paolo Finzi, Romano Giuffrida, Mauro Macario, Errico Malatesta, Riccardo Mannerini e della redazione di «A rivista anarchica».
IL LIBRO: DE ANDRÉ: GLI OCCHI DELLA MEMORIA - TRACCE DI RICORDI CON FABRIZIO di Romano Giuffrida - 168 pp. ill. Prefazione di Mauro Macario Illustrazioni di Massimo Caroldi
Sulla scena dei grandi mutamenti culturali e sociali che hanno interessato l'Italia negli ultimi decenni, Fabrizio De André ha tessuto la trama di sensazioni ed emozioni che hanno disegnato il sentire libertario per più di una generazione. Il libro rilegge le sue canzoni rintracciando i «fili» che hanno composto l'arazzo della sua poetica, definendone i percorsi e le tonalità che più hanno influenzato il pensiero e l'agire politico di chi ha amato la sua poesia. In questo viaggio nella memoria con Fabrizio De André, l'autore incontra anche le parole di chi Faber ha cantato e quelle di chi, nelle sue poesie, non solo si è riconosciuto ma ha trovato anche un senso per il proprio vivere e il proprio agire.

Nessun commento:

Posta un commento